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Truffe online, come difendersi con Più Sicuri Mobile Pro

Perché Più Sicuri Mobile Pro è la soluzione giusta per almeno 6 internauti su 10

Se sei fra il 60% di utenti che leggono questo articolo sulle truffe online da smartphone o altro dispositivo mobile e non da desktop, probabilmente fai parte di quel mondo che già da tempo apprezza la comodità e l’opportunità di informarsi, comunicare e perfino lavorare più con il telefono che con il computer. Sono infatti anni che il mobile ha ampiamente superato il desktop come accessi e utilizzo di Internet: la prima volta è avvenuto a ottobre 2016 (a livello mondiale), mentre in Italia il sorpasso c’è stato poco dopo, a marzo 2017.

Perché Più Sicuri Mobile Pro è la soluzione giusta per almeno 6 internauti su 10

Pro e contro del maggior uso del mobile rispetto al desktop

Come succede in tutte le situazioni della vita, l’utilizzo prevalente dello smartphone rispetto al pc comporta aspetti positivi e negativi:

  • i primi riguardano certamente la tecnologia, le funzioni e in generale le possibilità d’uso sempre più sconfinate e incredibili dei nostri telefoni, così come la stessa interfaccia grafica dei siti web che, rispetto al passato, è progettata ormai prima per il mobile che per computer e tablet;
  • la componente negativa sta invece da una parte nei rischi, in particolare per i minori, di uso incontrollato o comunque che va monitorato con attenzione da parte dei genitori, dall’altra del preoccupante aumento in generale di reati e truffe informatiche, furti d’identità ma anche di denaro, attraverso attacchi online di ogni tipo, che richiedono l’adeguata consapevolezza e informazione da parte di tutti.

La sicurezza per il tuo smartphone, oggi e domani

Meno rapine in banca e in uffici postali, più reati informatici e truffe online

Se non conosci parole come malware, phishing, sextortion, smishing, spyware, trojan, virus, vishing e altri tipi di truffe online, nelle prossime righe capirai meglio perché molte aziende, e WINDTRE in prima fila, stanno sviluppando soluzioni per avere dei clienti ogni giorno Più Sicuri nell’utilizzo quotidiano dei loro dispositivi Mobile.

Meno rapine in banca e in uffici postali, più reati informatici e truffe online

I dati disponibili a inizio 2023 mostrano un calo del 27% delle rapine in banca e del 16% negli uffici postali. Qualcuno potrebbe pensare che sia “solo” un effetto della pandemia e dei molti mesi in cui l’accesso agli istituti di credito era possibile solo tramite appuntamento. La realtà è invece un’altra. Per criminali, ladri e truffatori sta diventando molto più semplice, nonché meno rischiosa, la possibilità di mettere a segno clamorosi colpi online che… uscendo di casa. Ecco perché potrebbe esserti utile sapere come difenderti e da cosa.

Cos’è il malware

Proprio perché una delle funzioni più importanti, per navigare sicuri su tutte le reti, è la “Scansione Malware”, vediamo che cosa significa esattamente questa parola. Malware è un termine, usato per la prima volta nel 1990 dallo studioso di computer Yisrael Radai, per definire in modo più specifico quello che in precedenza veniva chiamato semplicemente “virus informatico”. Quindi un software in grado di agire in modo subdolo o appunto malevolo, solitamente con una di queste 2 finalità:

  • danneggiare il normale funzionamento di un dispositivo, quindi comprometterne l’utilizzo;
  • prendere direttamente il controllo e quindi sfruttare alcune funzioni dello stesso dispositivo, per catturarne informazioni o programmarne altre azioni.

Da malware a nightmare (l’incubo delle truffe online), basta un clic

In passato, quando ad esempio un computer “prendeva un virus”, questa era certamente una scocciatura, ma alla fine quasi sempre si risolveva con l’amico o l’esperto informatico di turno che ci “ripuliva la macchina” e ce la restituiva con tanto di antivirus. Oggi, che dal nostro smartphone siamo invece abituati a effettuare pagamenti, accedere al nostro conto in banca e a controllare anche la nostra stessa casa da remoto, così come altri dispositivi a distanza, i danni di un malware possono diventare incalcolabili. È quello che, ad esempio, succede nei diversi casi di phishing.

Che cos’è il phishing?

Ecco un’altra parola che è tanto utile conoscere, quanto stare attenti a non restarne vittima! Phishing deriva da una deformazione di “fishing”, cioè “pescare”, dove l’iniziale viene riferita al “ph” di Phone o di Smartphone. Quindi letteralmente una “pesca” di dati personali o professionali, con l’amo che si infila proprio nel nostro telefono cellulare.

Truffe online: che cos’è il phishing?

Se ne parla per la prima volta già nel 1994, quando un gruppo di giovanissimi hacker americani pensò bene di appropriarsi dei numeri di carta di credito di alcuni utenti del servizio AOL (America on Line). Pare che già dopo un anno dopo avessero “perfezionato” il sistema, facendolo funzionare in automatico su molti più account AOL, chiamandolo diabolicamente AOHell…

Attenzione all’esca di questo phishing, che può avere varie forme:

  • mail (anche da un indirizzo conosciuto!);
  • sms o messaggio via social;
  • banner pubblicitario particolarmente attraente o anche all’apparenza innocuo su qualche sito web.

Qualcuno ora penserà: ma queste cose si sanno, dove sta la novità?

È proprio qui che conviene stare attenti alla fantasia criminale di hacker e truffatori online di ogni tipo.

Perché il malware può nascondersi anche in una comunicazione che si infila e mimetizza, in modo incredibilmente naturale, tra quelle dei nostri interlocutori più “affidabili e sicuri”, come gli sms in coda della nostra stessa banca o i messaggi abituali dal nostro store online preferito.

Truffe online: come riconoscere il phishing

Ecco gli ingredienti “immancabili” nei tentativi di phishing più comuni:

  • un link a cui in un modo o nell’altro, con le trovate più ingegnose che ora vedremo, viene chiesto di cliccare;
  • l’atterraggio su un sito ufficiale della banca o del servizio di cui siamo clienti, che è stato contraffatto in maniera molto simile all’originale;
  • la richiesta di inserimento dati sensibili, solitamente fatta avvertendoci addirittura di dover risolvere al volo o sbloccare dei movimenti sospetti o altri problemi in corso;
  • tutto questo, per rendere più credibile la truffa, può essere preceduto da una telefonata o da un sms molto formali (es. “stiamo svolgendo una verifica di sicurezza”) che possono ingannarci perché arrivano proprio dagli stessi numeri della nostra banca!

Quando scatta il pericolo

A seconda del livello di protezioni già eventualmente adottate sulla nostra rete di navigazione o se si naviga su un qualunque wi-fi, il pericolo dell’eventuale clic sul link ricevuto può essere di due tipi:

  • trasmettere i propri dati e password di accesso, inserendoli ingenuamente nella falsa interfaccia grafica creata dall’hacker, molto simile a quella originale;
  • subire l’attacco al dispositivo già semplicemente dopo aver cliccato sul link, non disponendo di un servizio preventivo di scansione virus come trojan e malware…

Il phishing, come abbiamo detto nella premessa, può essere messo in atto con delle diaboliche varianti che, a seconda del mezzo usato, assumono anche il nome di Smishing o Vishing.

Che significa smishing

Quando il phishing parte con un semplice sms, a questa tecnica criminale è stato dato il nome di smishing. La pericolosità di questa frode, che inizia con un banalissimo messaggio di testo, è che, con i mezzi di cui dispongono oggi gli hacker, l’sms può essere fatto partire da un qualunque numero di nostra conoscenza, compreso quello della banca o di un altro contatto che abbiamo già in rubrica!

La nostra fiducia verso il numero conosciuto potrebbe allora indurci a sottovalutare l’eventuale collegamento cliccabile o numero di telefono indicati nel messaggio stesso.

Ad esempio potrebbero avvertirci che “c’è un problema sul nostro conto corrente e che bisogna intervenire subito”. Ed è proprio l’effetto sorpresa, misto alla paura di non agire in tempo, che potrebbe indurci a trasmettere il nostro codice fiscale, o altri dati, pensando che questi ci vengano invece richiesti solo per essere riconosciuti dal sistema.

La differenza fra phishing, smishing e vishing

Ed eccoci alla terza possibilità: dopo il phishing che può arrivarci sullo smartphone ad esempio tramite messaggio mail o da un altro qualunque sistema di messaggistica collegato ai vari social, o lo smishing che invece viaggia tramite semplice sms, è stato dato il nome di vishing (con l’iniziale “v” di voice o “chiamata vocale”) al tentativo di frode che può arrivarci dalla viva voce di un presunto operatore della nostra stessa banca o di altro servizio di cui siamo clienti. Ricordiamoci che all’hacker basta conoscere anche un solo nostro fornitore di servizi, per attuare un tentativo di vishing, facendo quindi partire la chiamata da un numero che ci è “familiare”.

Il vishing ha lo stesso obiettivo delle altre tipologie di attacchi di phishing. Gli aggressori sono sempre alla ricerca di informazioni personali o aziendali sensibili. La differenza è che questo attacco viene eseguito direttamente tramite una chiamata vocale.

Il rischio di phishing tramite motori di ricerca

L’ultima frontiera, considerato il ricorso sempre più ampio alle ricerche online quando ci serve un sito, è il cosiddetto “avvelenamento SEO” o “trojan SEO”. Detto che l’acronimo SEO, Search Engine Optimization, indica la capacità di un sito nel raggiungere i primi posti tra i risultati di ricerca su Google, Bing o altro motore, è come se si trattasse di una “ricerca avvelenata”.

Gli hacker cioè riescono a piazzare il loro risultato taroccato al posto di quello di qualche celebre servizio che utilizziamo normalmente, ad esempio una banca o un altro sistema per trasferire denaro, un social media o uno shopping online, e approfittare dell’interfaccia grafica clonata per impadronirsi delle nostre credenziali di accesso e da lì poter agire al nostro posto sui siti veri, nei quali solitamente entriamo con quelle credenziali.

Sextortion: estorsione a sfondo sessuale o altra forma di ricatto online

E ora ecco un altro vero incubo, che sembra più la trama di un film cyber-thriller che una delle nuove truffe online, ma che in realtà è diffuso di quanto si immagini. Gli è stato dato il nome di Sextortion, cioè una fusione dei termini inglesi “Sex” ed “extortion”.

Che fare se ricevo una mail dal mio stesso indirizzo di posta?

La storia inizia così: apri la posta e trovi una mail inviata dal tuo stesso indirizzo.

Con questa, l’hacker ti annuncia di avere già preso il controllo del tuo account. Ti spiega pure che è riuscito a installare un malware durante una tua navigazione su un sito per adulti! (Immagina come potrebbe sentirsi qualcuno che è davvero un frequentatore di siti porno…).

Il Trojan nello smartphone…

Truffe online: il Trojan nello smartphoneTruffe online: il Trojan nello smartphone

Ti spiega che grazie a un cosiddetto Trojan ora ha pieno accesso sia al computer che al tuo smartphone.

Addirittura può vedere sia il tuo schermo, che accendere la videocamera e attivare anche il microfono!

Ha già ovviamente catturato tutti i tuoi contatti e le mail inviate e ricevute.

Ed ecco la prima minaccia: ti ha filmato proprio mentre eri sul sito per adulti e ha già montato un video che mostra sia la sequenza che guardavi, sia la tua faccia mentre lo facevi.

Aggiunge che questo video è già pronto per essere immediatamente inviato via mail a tutti i tuoi contatti.

Quindi parte la richiesta di denaro: ti dice di acquistare dei Bitcoin e inviarli a un numero di BTC Wallet che garantisce il massimo anonimato al destinatario. La cifra richiesta in questi casi non è di poco conto, ma sufficientemente “ragionevole” (ad esempio 300€), da indurti a pagarla subito, per non rischiare quanto da lui stesso minacciato di fare.

Colpo finale: hai solo 48 ore per pagare, specificando che un timer è già partito quando hai aperto la mail.

Denunciare non serve a nulla: la mail da cui ti arriva il messaggio è la tua stessa, che usi tutti i giorni, così come l’indirizzo bitcoin non può essere tracciato.

Qualunque tentativo di condividere o girare questa mail ad altri (es. Polizia Postale) potrebbe costarti l’immediato invio del video compromettente a tutti i contatti.

Come puoi intuire, una situazione senza uscita, a meno che tu abbia la certezza di non aver mai guardato un sito per adulti in tutta la vita…

Le nuove truffe online e il servizio Le Iene

A gennaio 2023 c’è stato un servizio televisivo della trasmissione Le Iene che ha giustamente provato a mettere in guardia milioni di telespettatori sulla pericolosità delle nuove truffe online.

Link al servizio de Le Iene

Nelle testimonianze riportate nel servizio, si ripetono proprio situazioni simili a quelle fin qui descritte.

Sms truffa da Poste Italiane

Una persona racconta di aver ricevuto un sms da Poste Italiane che avverte che il conto è in pericolo, per cui bisogna subito cambiare le credenziali attraverso il link indicato nel messaggio stesso. Questo lo porta a un sito del tutto simile a quello di Poste Italiane, dove prima inserisce le proprie credenziali e poi le cambia. Gli appare quindi il messaggio “Operazione andata a buon fine”. In quel modo l’hacker ha carpito le vere credenziali, cioè proprio quelle iniziali. Il risultato: la persona si ritrova un pagamento effettuato da 540€ e solo 20€ rimasti sul conto!

Telefonata fraudolenta dalla banca

Un altro caso raccontato sempre nel programma Le Iene è quello di una telefonata ricevuta dalla banca, che segnala problemi sul conto che richiedono un intervento urgente. Attenzione: il presunto operatore telefonico fa arrivare man mano al cliente dei messaggi sul telefono, che – questo è l’aspetto più sconvolgente della vicenda – si agganciano alla coda dei messaggi precedenti della stessa banca! Al cliente sembra così tutto normale, e, come richiesto dall’operatore, disinstalla e installa nuovamente l’app dal link ricevuto via messaggio. Al termine di questa operazione si ritrova 20.000€ in meno!

Finto messaggio di segnalazione da Poste Info

L’ennesima vittima ci racconta di un messaggio testuale ricevuto dal numero di Poste Info che le segnala un “tentativo di accesso in atto da un dispositivo non registrato”. In questo caso, all’iniziale smishing (il phishing via sms) si aggiunge il vishing (la chiamata vocale): dopo mezz’ora arriva una telefonata da “Operatore di Poste Italiane” che chiede alla persona se per caso ha dato credenziali di accesso a qualcuno per fare delle operazioni. Alla risposta negativa, l’operatore dice: “Facciamo una verifica insieme, per vedere se sono riusciti ad accedere o no”. Per procedere con la verifica, fa arrivare dal sito Poste un link grazie al quale può gestire il telefono dell’utente da remoto.

La persona racconta che, durante la presunta verifica da remoto, sul display del telefono c’era solo la rotellina del loading che mostrava il messaggio “scansione in corso”. E in quello stesso tempo le veniva completamente svuotato il conto!

Come si manda sms dal numero della banca

Un esperto informatico intervistato dall’inviato de Le Iene spiega che ormai esistono siti da cui è possibile far partire un sms da uno specifico numero a un altro specifico numero! E questi sms finiscono nella coda della chat o dei messaggi, proprio con il numero di telefono originale, senza possibilità cioè di distinguerli. Un po’ lo stesso modo in cui riceviamo a volte messaggi con link sospetti dai nostri amici via mail, su Facebook o altri social.

Scusi signora, per caso ha autorizzato un bonifico per la Svizzera?

Con questa solerte domanda parte un’altra truffa raccontata dalle Iene. Prima una telefonata che sembra solo un controllo di routine: “Ci scusi, ha per caso disposto un bonifico di XX.000€ verso questo conto in Svizzera?” Ovviamente la persona risponde di no e tutto sembra finire lì.

Dopo un po’ richiamano per avvertire che manderanno un link tramite sms. Naturalmente… il messaggio è identico agli altri solitamente ricevuti dalla propria banca. Il link presente nel messaggio sms fa entrare in una pagina dall’interfaccia grafica identica a quella della banca, dove l’utente inserisce i propri dati senza porsi particolari dubbi… L’operatore dall’altra parte digita qualcosa sulla sua tastiera e a un certo punto l’avverte che arriverà un altro messaggio al quale semplicemente rispondere Autorizza. Al che arriva la rassicurante risposta: “Lo storno di XX.000€ è stato autorizzato.”

Conclusione: “Signora, ora congeleremo il conto per 24 ore e la ricontattiamo noi, stia tranquilla.” Potete immaginare da soli l’epilogo di quel che dei malintenzionati possono fare con il vostro conto in banca, potendo agire per ben 24 ore indisturbati…

Furti di identità

Oltre alle truffe con danni economici, la situazione può aggravarsi con il furto dei documenti d’identità. Con questi documenti in possesso, i truffatori possono avviare attività economiche e vere truffe online, utilizzando l’ignaro intestatario del documento come responsabile legale.

Un criminale può avere così l’opportunità di usare il nostro nome e cognome, ad esempio per vendere online della merce di cui non dispone: si fa pagare e quindi scompare. La triste conseguenza è ritrovarsi con decine o anche centinaia di denunce a proprio carico, e magari doversi difendere da processi per truffa, per i quali potrebbero passare addirittura anni prima di dimostrare di essere stati truffati a propria volta!

Perché rischiare?

Abbiamo visto finora che, indipendentemente dal nome, phishing o truffa online, dietro un semplice messaggio sms, un codice, un clic di troppo su siti o numeri apparentemente sicuri, possono esserci trappole da cui potrebbero volerci anni per uscire!

Messaggi che creano allarme immediato e sfruttano il fattore sorpresa, unito alla credibilità del mittente, un immancabile link da cliccare, se non proprio richieste di pin o password.

Alla fine bastano pochi secondi a esperti hacker per spostare anche tanti soldi e svuotarvi il conto. Non importa quanto potete pensare di essere “abituati” a questi tentativi, il rischio è sempre sul display.

Più Sicuri Mobile: 10 consigli per evitare le truffe online

  1. In generale: mai cliccare su link ricevuti via messaggio!
  2. In caso di telefonata da banca o da Poste Italiane, usare la normale homepage del proprio istituto di credito per fare il login per eventuali controlli e non certo cliccare su qualche messaggio ricevuto via sms, seppure dallo stesso numero dei vecchi messaggi! Oppure verificare prima se ci sono messaggi sull’app originale della banca o da Poste.
  3. In caso di telefonate improvvise, farsi lasciare il nome dell’operatore e richiamare, ma possibilmente passando dal centralino ufficiale della Banca o della Posta.
  4. Ogni volta che si devono digitare dati sensibili su un sito web è bene abituarsi a osservare prima l’URL della pagina stessa (quello, per capirci, che inizia con http… o www…).
  5. Il nome del sito è quello solito, oppure c’è qualche lettera o parola strana in più? Attenzione: potrebbe essere anche solo una lettera “o” sostituita con il numero “0”, questo per dire che non è facile accorgersi del trucco, quindi occhi aperti!
  6. Anche nel caso di mail, messaggi o post social di amici e conoscenti (Es. “sto guadagnando più di quanto pensavo, guarda qui…”, oppure “Scusa il disturbo, ma mi trovo in difficoltà, mandami 20€ da qui…”), pensarci due volte prima di cliccare su link strani o per i quali non si sia stati avvisati in precedenza. O comunque: sempre meglio chiedere prima all’interessato se è davvero al corrente di aver inviato quel link.
  7. Stesso discorso nel caso di mail, non attese, seppur da amici, con allegati: mai aprirli prima di aver contattato il mittente!
  8. Diffidare dai messaggi di testo (sms) da parte della propria banca, anche se riportano qualunque tipo “di emergenza”.
  9. Aumentare, in generale, la protezione dei propri account.
  10. Scegliere una protezione completa per lo Smartphone e i dati, come Più Sicuri Mobile Pro.

Come creare le password

In assenza di limiti specifici, il consiglio è di utilizzare password tendenzialmente lunghe, anche fino a 20 caratteri! Due o tre elementi diversi, fra lettere maiuscole, minuscole, cifre e simboli, sono sufficienti. Piuttosto è meglio cambiare questi elementi ogni volta che si crea una nuova password.

È un problema ricordarle tutte? La scelta è fra crearne una molto lunga che si riesce a ricordare, oppure utilizzare direttamente un apposito gestore di password (LastPass, Password Safe e moltissimi altri…).

Autenticazione a due fattori, sì o no?

Ormai dovrebbe essere la norma, specie per banche e altri servizi finanziari. Normalmente si può optare fra il telefono (app o sms) o la mail come secondo fattore, ma sempre meglio accedere ai propri servizi con password monouso ricevute sul proprio telefono, abbinata a quella solita di accesso dal sito.

Truffe online: come creare le password

Quali connessioni usare per navigare sicuri?

Il consiglio è cercare di utilizzare soltanto (o il più possibile) connessioni sicure, specie quando si accede a siti sensibili o comunque che prevedano l’utilizzo di denaro.

Ricordiamoci che, se anche una sola volta ci colleghiamo a una connessione non sicura, se sprovvisti di “Protezione du tutte le reti”, dei malintenzionati potrebbero in maniera del tutto indisturbata e difficilmente contrastabile, portarci su loro pagine di phishing… Questo rischio si potrebbe evitare con una soluzione come Più Sicuri Mobile Pro di WINDTRE che protegge lo smartphone dalla navigazione su ogni tipo di rete.

Abituarsi a guardare che le pagine su cui navighiamo abbiano un URL che comincia per HTTPS e verificare comunque se il nome del sito in cui ci troviamo è quello solito. Conviene farlo sempre per l’online banking, i siti su cui si fanno acquisti, ma anche i social media e ogni altro sito su cui inseriamo le nostre credenziali!

Più Sicuri Mobile Pro WINDTRE, la massima protezione contro malware, spyware e trojan

truffe online: la soluzione di Windtre

Se utilizzi in modo intenso il tuo smartphone e, ad esempio, spesso devi collegarti anche ad altre reti con livelli di protezione diversi dalla tua abituale, Più Sicuri Mobile Pro di WINDTRE ti assicura una navigazione sicura su tutte le reti (WINDTRE, qualunque Wi-Fi e anche in Roaming).

Più Sicuri Mobile Pro WINDTRE è la scelta ideale per una protezione completa per il tuo Smartphone, con funzione di Controllo violazioni Account sempre attiva.

Più Sicuri Mobile Pro WINDTRE rileva virus, malware, spyware, trojan. Questa opzione è disponibile solo per Android (i sistemi Apple hanno già un differente sistema di sicurezza).

Login e Privacy dell’Account è il servizio che verifica che le tue password e le tue credenziali siano sempre protette. Inoltre limita automaticamente la tracciabilità durante la navigazione online.

Scopri qui le altre opzioni Più Sicuri Mobile WINDTRE per tutta la famiglia e per i servizi di rete fissa >> https://www.windtre.it/sicurezza-in-rete/

Google Pixel 6a, gioie e dolori del fratello minore

Google Pixel 6a, gioie e dolori del fratello minore
L’entry level di casa Google lancia la sua sfida alla concorrenza sfoderando un’esperienza d’uso top di gamma, degna dei migliori ecosistemi Google, e una concretezza invidiabile. Ma non è tutto oro quel che luccica, infatti il Google Pixel 6a, a fronte di un ottimo impatto iniziale, svela in modo omogeneo una serie di mancanze un po’ in tutti i reparti e questo potrebbe fare la differenza per specifici utenti. Probabilmente l’utente medio, che utilizza lo smartphone per telefonare, navigare, giocare, scattare foto ricordo e fare selfie, non sentirà la mancanza di questi dettagli, ma si sa, a volte sono proprio i dettagli a fare la differenza.

Un primo sguardo al Google Pixel 6a

Primo impatto

In realtà non inizia proprio bene l’esperienza con il nuovo Pixel 6a, perché la confezione è estremamente povera. Un cavo USB-C/USB-C e un adattatore da USB-A a USB-C, sono gli unici compagni di viaggio del nostro smartphone. È vero che le ultime tendenze vedono delle confezioni sempre più essenziali, ma, visto il prezzo, qualcosa di più sarebbe stato lecito attenderselo. Primo neo.
Il telefono in sé è ben costruito con plastica di qualità sul retro, peso e dimensioni contenute, e un design tipico che fa il filo ai fratelli maggiori. La fotocamera ha uno sbalzo non eccessivo e lo smartphone gode di una certificazione IP67, che ne garantisce la resistenza ad acqua e polvere. Ed ecco subito il secondo dettaglio negativo: i modelli più performanti sono dotati di standard IP68.

Tecnica

Il Google Pixel 6a è compatto e piuttosto leggero, facile da tenere in mano e molto maneggevole. Il display è un OLED da 6,1 pollici protetto da Gorilla Glass 3. La risoluzione Full HD+ con 1080 x 2400 pixel, garantiscono una densità di 429 PPI, ma il refresh è solo a 60Hz. Ci saremmo aspettati almeno 90Hz. Ottimi i colori e la luminosità, anche sotto la luce del sole.
Il processore, un Google Tensor a 5 nanometri interamente realizzato dalla casa madre, è un octa core a 2,8 GHz con GPU Mali G78. Completano il quadro tecnico 6 GB di RAM e 128 GB di memoria interna, veloce (UFS 3.1), ma non espandibile.
Il reparto audio si sente piuttosto bene e gode della modalità stereo, ma non c’è il jack per le cuffie.
Per la connettività è presente il 5G, il WiFi 6E, il Bluetooth 5.2 e la porta USB-c 3.1.
La batteria da 4.410 mAh garantisce di arrivare a fine giornata in tranquillità, forse grazie anche al basso refresh e all’ottimo processore, ma la ricarica è a 18W senza possibilità di wireless. Forse non sono mancanze gravi, ma pur sempre dettagli che potrebbero fare la differenza per qualcuno.

Software

Android per Pixel offre un’esperienza d’uso davvero eccellente, diversa dagli altri sistemi operativi basati sempre su Android. Temi, stili, sfondi dinamici, saranno la gioia di chi ama personalizzare al massimo il proprio telefono e poi gesture a non finire, traduzione dell’audio in tempo reale e aggiornamenti frequenti, regalano un’esperienza d’uso “magica”. Anche se non a tutti piace la magia.

Come scatta il Google Pixel 6a

Fotocamera

Probabilmente questo è il reparto più controverso del Google Pixel 6a. Se è vero che le fotocamere sono le stesse del modello precedente, tuttavia scattano foto decisamente ottime. I colori fedeli e i contrasti precisi, in quasi tutte le condizioni, si ottengono grazie anche all’HDR automatico e alle potenzialità del processore e del software.
Le due fotocamere, la principale stabilizzata otticamente e la ultra-grandangolare con angolo di 120°, sono entrambe da 12 megapixel. La selfie cam è invece da 8 megapixel. Il contro di questo settore è che, oltre a sgranare leggermente con poca luce, non è dotato di alcuno zoom ottico. Tale mancanza potrebbe far drizzare i capelli agli appassionati di foto, visto che tra prezzo e premessa iniziale, si sarebbe potuta ottenere un’esperienza davvero completa.
La fotocamera principale permette di registrare video a 4K e 60 fps regalando bellissimi e fluidissimi ricordi.
Sempre ringraziando l’ottimo software a bordo, anche gli 8MP della selfie cam producono eccellenti risultati.

Conclusione

A poco più di 400 euro, il Google Pixel 6a è un ottimo telefono, decisamente comodo e maneggevole, che offre un’eccezionale esperienza d’uso e regala belle foto e video fluidi. Possono queste premesse far dimenticare la ricarica a soli 18W, la memoria non espandibile, la mancanza del jack audio, il refresh dello schermo a 60 Hz e l’assenza di uno zoom ottico? A voi la risposta.

Oppo Find X3 Pro o Realme 8 Pro?

Oppo Find X3 Pro o Realme 8 Pro

Oppo Find X3 Pro o Realme 8 Pro?

Dopo averne parlato a lungo singolarmente nei nostri articoli precedenti, andremo oggi a confrontare due top di gamma che sembrano non avere rivali. L’Oppo Find X3 Pro ed il Realme 8 Pro. Entrambi appena usciti, entrambi top di gamma. Per prima cosa però, andiamo ad osservarli di nuovo un po’ più da vicino.

L’Oppo Find X3 Pro 

Quando parliamo dell’Oppo Find X3 ci riferiamo ad uno smartphone di ultima generazione che presenta le seguenti componenti: La confezione sembra essere completa di tutto: un alimentatore da ben 65W, un cavo USB/ USB-C, una cover in silicone e un paio di cuffie stereo. Il design è totalmente diverso dai modelli passati e totalmente impermeabile. Abbiamo la connettività 5G dual SIM ed il lettore di impronte digitali integrato in formato ottico sotto al display AMOLED. Le foto sono ricche di dettagli, nitide e con un ottimo bilanciamento dei colori ed i video vengono registrati in 4K. Il processore è sempre lo Snapdragon 888 octa-core. Il magnifico Oppo Find X3 Pro presenta un display AMOLED. Le foto sono ricche di dettagli, nitide e con un ottimo bilanciamento dei colori ed i video vengono registrati in 4K. Le foto di questo smartphone, nato con la prerogativa di essere uno smartphone di fascia media, sono pari alle foto scattate da macchinette fotografiche di alto livello. Tutto ciò che potevate volere, in un solo smartphone.

Continuate a seguirci per saperne di più, o visitate il sito ufficiale Oppo per scoprire tutte le particolarità di questo stupendo smartphone.

Realme 8 Pro

Il Realme 8 Pro 

Eppure gioca un duello non di poco conto con un altro smartphone appena uscito: il Realme 8 Pro.Si tratta di uno smartphone eccellente, inquadrato nella fascia media per il prezzo, ma di una qualità nettamente superiore rispetto ad altri device della stessa categoria. Definito ‘Pro’ sicuramente per il display AMOLED ed un comparto fotografico senza rivali. Per di più lo smartphone non arriverà solo, ma accompagnato dallo smartwatch Watch S Pro e dagli auricolari Buds Air 2. Ma andiamo a vedere nel dettaglio di cosa stiamo parlando.Lo schermo di questo smartphone del futuro è di 6,43‘’ FHD+ (1080 x 2400 pixel) AMOLED, sampling rate 180 Hz. Il processore è il Qualcomm Snapdragon 720G. La gestione del comparto fotografico è senza rivali e supporta la registrazione video in 4K. Il comparto fotografico presenta una fotocamera principale di 108 megapixel ed un grandangolo di 8 megapixel. La fotocamera frontale è di 16 megapixel. La memoria interna è di 128 megapixel. La batteria è di 4500 mAh con ricarica rapida. Cosa dire di più?

Visita il sito ufficiale della Realme e scopri tutti i dettagli di questo favoloso telefono.

Quindi, Oppo Find X3 Pro o Realme 8 Pro?

Sembra che la battaglia tra i due top di gamma, Oppo Find X3 Pro e Realme 8 Pro sia veramente dura. Partendo dal presupposto che i telefoni hanno due prezzi totalmente diversi, elemento dato anche dal fatto che Oppo è ormai un brand affermato, ci siamo sentiti comunque di comprarli proprio perché al di là di questo, sia l’Oppo Find X3 Pro che il Realme 8 Pro, sono due smartphone eccezionali dal punto di vista hardware, display, fotocamera e prestazioni, come abbiamo indicato sopra. Allora la scelta resta vostra a questo punto. Ma ditemi, come fare a scegliere?

Arriva lo Xiaomi Mi 11 Ultra

Cosa ha in più Xiaomi Mi 11 Ultra?

Cosa ha in più Xiaomi Mi 11 Ultra?

Il colosso cinese non si è accontentato di lanciare uno smartphone già imponente e perfetto sotto vari punti di vista, lo Xiaomi Mi 11, di cui abbiamo parlato sui nostri canali social augurandovi un buon anno nuovo, ma ha voluto fare di più presentando il suo vero ultimo top di gamma: lo Xiaomi Mi 11 Ultra. Lo Xiaomi Mi 11 Ultra è uno smartphone talmente ricco di particolarità e caratteristiche eccellenti, che è quasi difficile scegliere da dove iniziare a presentalo. È sufficiente guardare la scheda tecnica per rendersi conto di quanto lo Xiaomi Mi 11 Ultra sia completo e quanto possa essere considerato un top di gamma. Xiaomi cura ogni dettaglio nei minimi particolari regalando agli appassionati uno smartphone top di gamma studiato veramente alla perfezione. Quindi, nell’indecisione su quale aspetto presentarvi per primo, abbiamo deciso di partire dal nome: Ultra, che indica perfettamente la prerogativa di questo smartphone: lo Xiaomi Mi 11 Ultra è un top di gamma a tutti gli effetti, difficile da comparare sul mercato. 
Essendo stato appena presentato in Cina lo Xiaomi Mi 11 Ultra, potete intanto farvi un’idea delle caratteristiche che riguardavano lo Xiaomi Mi 11 5G sul sito ufficiale https://www.mi.com/it/mi-11.

Il comparto fotografico dello Xiaomi Mi 11 Ultra

Il comparto fotografico dello Xiaomi Mi 11 Ultra

Il comparto fotografico dello Xiaomi Mi 11 Ultra è assolutamente innovativo, poiché di fianco ai tre sensori, trova spazio un piccolo monitor OLED da 1.1”, 126 x 294 pixel, da utilizzare per le notifiche. Ma non solo, lo si può pensare anche come schermo per specchiarsi e farsi “selfie” con la camera posteriore. La fotocamera principale dello Xiaomi MI 11 Ultra è la nuovissima Samsung GN2, che presenta una risoluzione di ben 50 megapixel: 1.12’’. Siamo davanti a pixel importanti per uno smartphone, ma nel GN2 a fare la differenza non è solo la dimensione del pixel, ma anche tutta la parte elettronica che sta alla base del sensore, con possibilità di messa a fuoco dual pixel e un sensore davanti al quale è montato un grande obiettivo stabilizzato a 8 elementi. Per la fotocamera ed il grandangolo dello Xiaomi Mi 11 Ultra viene usato un Sony IMX586. Pur non essendo il Sony IMX586 un sensore enorme, Xiaomi ciò a cui ha voluto puntare è stato proprio il grandangolo. Lo stesso sensore viene utilizzato anche per la lente, ma il vantaggio è quello di avere un fattore di ingrandimento che una lente tradizionale non potrebbe garantire. Il fatto di avere tre sensori rispetto ad uno solo permette di avere una ripresa 8K su tutti i sensori. Lo Xiaomi Mi 11 Ultra per il momento sembra non avere proprio rivali.  

Back cover e altre caratteristiche dello Xiaomi Mi 11 Ultra

Back cover e altre caratteristiche dello Xiaomi Mi 11 Ultra

Il retro dello Xiaomi Mi 11 Ultra è in ceramica. I due colori disponibili saranno il nero ed il bianco. Il retro dello Xiaomi Mi 11 Ultra è inoltre resistente all’acqua. Il numero di fotocamere, la scelta dei materiali e le dimensioni dello Xiaomi Mi 11 Ultra lo portano a pesare 234 grammi circa. Lo Xiaomi Mi 11 Ultra si rivela quindi tale proprio per tutte le caratteristiche che lo riguardano, compreso il peso, non leggerissimo, ma vicino a molti altri smartphone top di gamma. Lo schermo dello Xiaomi Mi 11 Ultra un OLED da 6.81” curvo, con 120 Hz di refresh rate, 480 Hz di frequenza di campionamento del touch. Lo schermo è protetto da Gorilla Glass Victus, che avevamo già visto con lo Xiaomi Mi 11.

Approfondimento: Gorilla Glass Victus, ancora più resistente, è presente sullo Xiaomi Mi 11 Ultra

Approfondimento: Gorilla Glass Victus, ancora più resistente, è presente sullo Xiaomi Mi 11 Ultra

Gorilla Glass Victus è un’invenzione di Corning, l’azienda che da anni produce i rivestimenti in vetro per la maggior parte degli smartphone sul mercato. L’attuale versione è qualcosa di un po’ diverso, che promette una resistenza a cadute da circa 1,80 metri, risultando al tempo stesso ancora più difficile da graffiare. L’azienda in questi anni si è concentrata sulla resistenza a urti e cadute. Con Gorilla Glass Victus, tuttavia, Corning promette il doppio della resistenza ai graffi. Insomma, migliora significativamente in tutti e due i parametri!

Realme 8 Pro: il nuovo top di gamma di fascia media

Cosa aspettarci da questo smartphone?

Cosa aspettarci da questo smartphone?

Dopo molta attesa, possiamo finalmente dire a gran voce che il Realme 8 Pro sta arrivando in Italia. Si tratta di uno smartphone eccellente, inquadrato nella fascia media per il prezzo, ma di una qualità nettamente superiore rispetto ad altri device della stessa categoria. Definito ‘Pro’ sicuramente per il display AMOLED ed un comparto fotografico senza rivali. Per di più lo smartphone non arriverà solo, ma accompagnato dallo smartwatch Watch S Pro e dagli auricolari Buds Air 2. Ma andiamo a vedere nel dettaglio di cosa stiamo parlando.
Lo schermo di questo smartphone del futuro è di 6,43‘’ FHD+ (1080 x 2400 pixel) AMOLED, sampling rate 180 Hz. Il processore è il Qualcomm Snapdragon 720G.

Il processore Realme 8 Pro è senza rivali

Il processore Realme 8 Pro è senza rivali

È doveroso aprire una parentesi dedicata a questo processore. Il Qualcomm Snapdragon 720G è un chipset di fascia media del produttore statunitense che arriva sul mercato insieme agli Snapdragon 662 e al 460. Il modello è uno dei più performanti, con un processo produttivo a 8 nanometri, Mobile Platform di fascia media, erede dello Snapdragon 712. Dal punto di vista multimediale, Qualcomm Snapdragon 720G ha una caratteristica molto apprezzata oggigiorno: la possibilità di gestire display 120 Hz. La gestione del comparto fotografico è poi compatibile con una fotocamera singola fino a 192 megapixel e supporta la registrazione video in 4K.

Memoria, fotocamera e batteria del Realme 8 Pro

La memoria interna è di 128 megapixel. Il comparto fotografico presenta una fotocamera principale di 108 megapixel ed un grandangolo di 8 megapixel. La fotocamera frontale è di 16 megapixel. La batteria è di 4500 mAh con ricarica rapida. Lo smartphone è inoltre dual SIM. Ed il sistema operativo è Android.

Particolarità: Realme 8 Pro realizza scatti con uno zoom di 12 megapixel, rapidi, ma in grado di unificare la combinazione. Realme 8 Pro ha un time-lapse che registra video mai visti prima.

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L’importanza della fotocamera per gli smartphone e soprattutto per il Realme 8 Pro

I nostri smartphone sono diventati ormai parte integrante della quotidianità, tramite i quali gestiamo la nostra vita. Colleghiamo al nostro smartphone carte di credito, li utilizziamo come agenda dove scriviamo appuntamenti da ricordare o promemoria, ed utilizziamo la fotocamera per imprimere e registrare gli avvenimenti più importanti della nostra vita. Chi non ha sul proprio smartphone foto del proprio animale, dei propri figli, nipoti o della propria famiglia, di un giorno da ricordare o della vacanza fatta lo scorso anno? È infatti grazie a questi device che possiamo portare sempre con noi parti importanti della nostra vita. L’evolversi della tecnologia ed i vari modelli di smartphone che si sono susseguiti negli anni hanno permesso di realizzare comparti paragonabili a macchinette fotografiche. Questo anche perché il mondo in cui viviamo oggigiorno, nella quale vengono utilizzati come massima forma di espressione i social network, richiede una perfezione delle immagini che vengono pubblicate, che per la maggior parte delle volte sono proprio fotografie che ritraggono la nostra quotidianità.

L'importanza della fotocamera per gli smartphone e soprattutto per il Realme 8 Pro

Allo smartphone Redmi 8 pro viene riconosciuta proprio la sua fotocamera: Viene definito ‘Pro’ sicuramente per il display AMOLED ed un comparto fotografico senza rivali. Una fotocamera principale di 108 megapixel ed un grandangolo di 8 megapixel. La fotocamera frontale è di 16 megapixel. Realme 8 Pro realizza scatti con uno zoom di 12 megapixel, rapidi, ma in grado di unificare la combinazione. Realme 8 Pro ha un time-lapse che registra video mai visti prima. Realme 8 Pro realizza scatti con uno zoom di 12 megapixel, rapidi, ma in grado di unificare la combinazione. Realme 8 Pro ha un time-lapse che registra video mai visti prima.

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